Abbiamo intervistato Alberto Meneghini, Responsabile della Security in IBM Italia, su quelle che vede essere le principali problematiche delle aziende italiane in tema di cybersecurity e quale dovrebbe essere un approccio più efficace di governo e mitigazione del rischio cyber.
TIG. Proteggere le informazioni, in un mondo che le disperde sempre più tra servizi erogati da cloud e device personali, in un contesto quindi assai favorevole agli attacchi cyber, sta diventando ogni giorno più difficile. Quali sono oggi le principali problematiche nel disegno della cybersecurity che incontrate presso le aziende italiane?
Alberto Meneghini. Nonostante le peculiarità di ogni singola realtà, si può rilevare un’esigenza molto comune e cross industry: quella di attuare un monitoraggio continuativo e in tempo reale del rischio cyber all’interno di ogni azienda. Negli ultimi anni le minacce legate al cyber space sono cambiate: gli attaccanti continuano a mantenersi mezzo passo avanti e si focalizzano ora verso attacchi mirati molto sofisticati, tramite la combinazione di nuovi malware e tecniche di social engineering. Una volta gli attacchi erano di tipo globale, era più facile prevenirli intervenendo sulle infrastrutture e sulle vulnerabilità. Oggi la risposta deve essere per forza basata su una conoscenza approfondita della singola realtà, sapendo che se è stata presa di mira, l’attacco può avvenire in modo silente, prolungato, con una combinazione di tecniche diverse.
TIG. Qual è quindi il nuovo paradigma di difesa che devono scegliere le aziende?
Accedi per leggere l'Articolo