Per molto tempo le scelte dei Security Officer sono state legate ad azioni preventive di difesa del perimetro e delle infrastrutture ICT. Oggi un approccio di questo tipo risulta inefficiente.
Il Webinar “Identità Digitale, nuovo perimetro da proteggere“, tenuto da Andrea Rigoni (Managing Partner di Intellium e Advisor della Presidenza del Consiglio dei Ministri su Digital Security) il prossimo 24 marzo (ore 14:30-15:30), affronta il tema della gestione delle Identità Digitali nell’ambito del framework dello SPID sia dal punto di vista della regolamentazione attuale, sia degli sviluppi in corso.
L’adozione di efficaci politiche di sicurezza informatica ha rilevanza cruciale, ma non è compito facile, in ragione soprattutto dei continui cambiamenti delle tecnologie e dell’elevato impegno operativo, organizzativo e finanziario richiesto a tutti i livelli della struttura aziendale. Come spiegano gli Avvocati Giuseppe Vaciago e Marco Tullio Giordano, le esigenze di compliance a norme come il Codice Privacy e il D.Lgs 231/2001 possono indurre le aziende ad adottare modelli di organizzazione, gestione e controllo volti a prevenire reati quali: l’accesso abusivo ad un sistema informatico, l’intercettazione di comunicazioni, il danneggiamento di informazioni, dati, programmi e sistemi, le violazioni del diritto d’autore.
Abbiamo intervistato Sebastien Commerot, Global Business Development Manager Email & Web Security di Cisco, sul tema dell’evoluzione della Messaging e Web security, e sulle nuove misure che possono aiutare le aziende a predisporsi meglio per affrontare queste minacce.
Dell’Internet of Thing (IoT) e degli impatti che avrà si parla già da qualche anno, ma solo oggi cominciamo a vederne le applicazioni: dall’ambito sanitario con sistemi di wearable health e monitor in grado di misurare parametri legati alla salute, alle Internet-connected cars, smart grids, appliance intelligenti per la casa, il fitness, il tempo libero. Guardando a questi interessanti prototipi e nuovi device non ci si preoccupa però molto delle conseguenze collegate alla privacy, alla security e alla safety delle persone.
Secondo la ricerca Data Breaches in Europe: Reported Breaches of Compromised Personal Records in Europe, 2005-2014* di ottobre 2014 del Center of Media, Data e Society – che ha come oggetto di indagine i data breach noti in 28 paesi EU – nel periodo dal 2005 al 2014 ci sono stati 229 incidenti con perdita di informazioni che riguardavano singole persone.
Abbiamo intervistato Danilo Cattaneo, Direttore Generale di InfoCert, azienda leader nel mercato dei sistemi di posta elettronica certificata, firma digitale e fatturazione elettronica, su SPID, il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale di cittadini ed imprese, ed eIDAS, il sistema di interoperabilità a livello EU per l’identificazione digitale e la firma elettronica.
Per evitare multe e danni all’immagine meglio cominciare subito a prepararsi
Sono passati ormai 2 anni da quando il Parlamento Europeo ha presentato il suo progetto di Regolamento generale per la protezione dei dati, e, da quando verrà approvato, altrettanti dovranno passarne per la sua applicazione. Trattandosi di un Regolamento e non di una Direttiva, sarà però direttamente applicabile e porterà quindi anche ad una armonizzazione nei diversi stati dell’EU.