Stiamo assistendo ad una rapidissima trasformazione in chiave digitale, e l’arrivo del 5G, la migrazione al cloud, la convergenza degli ambienti industriali e l’esplosione del fenomeno IoT, non fanno altro che ridisegnare l’orizzonte cibernetico, allargando sempre più la superficie vulnerabile ad attacchi esterni. La buona notizia, riportata quest’anno anche dall’Enisa Threat Landscape 2018 (ETL 2018), è che le forze dell’ordine, i vendor e i governi europei cominciano a mettere in campo misure attive di difesa (Active Defence) in grado oggi di contrastare, in alcuni casi anche molto bene, le azioni malevole sulla rete.