È il guadagno economico che continua a prevalere come motivazione alla base degli attacchi informatici: secondo l’edizione 2020 del Data Breach Investigations Report (DBIR) di Verizon, che quest’anno ha preso in considerazione 32mila violazioni, con 3.950 data breach confermati, nell’86% dei casi gli attacchi pensati per sfruttare vulnerabilità dei sistemi ed errori umani avevano come finalità il fattore economico. Il 10% potevano essere ricondotti invece ad attività di cyber spionaggio, comunque una percentuale elevata.