Mitigare i rischi cyber con l’AI

Mitigare i rischi cyber con l’AI

Mitigare i rischi cyber con l’AI

Andrea Licciardi“La IA associata alla cybersecurity è sorprendentemente efficace e rivoluzionaria – quasi come se avesse studiato per questo!”, ho affermato con un misto di serietà e un pizzico di ironia durante l’evento TIG, sottolineando non solo il mio entusiasmo ma anche la profonda convinzione nell’efficacia dell’intelligenza artificiale come strumento rivoluzionario nel campo della sicurezza informatica. Nel mio ruolo di co-fondatore di CISOs4AI e Senior Cyber Security Manager in Maire ho avuto il privilegio di navigare al fronte delle innovazioni in questo settore, osservando da vicino come l’IA non sia solo un’aggiunta luccicante al vasto arsenale di strumenti di sicurezza, ma un vero game changer che sta ridisegnando le strategie di difesa.

L’IA, spesso etichettata come una scatola nera di algoritmi complessi e incomprensibili, si rivela in realtà un alleato insostituibile quando si tratta di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, individuando schemi e anomalie che sarebbero altrimenti invisibili all’occhio umano. Ma non lasciamoci ingannare; nonostante la sua sofisticatezza, l’IA non opera in un vuoto. Come ogni buon supereroe della tecnologia, ha i suoi punti di forza e, naturalmente, le sue kryptoniti.

Uno dei trionfi più eclatanti dell’IA nel campo della cybersecurity è la sua abilità nel trasformare i dati grezzi in intuizioni preziose, accelerando il processo di decisione in situazioni dove il fattore tempo è critico. Prendiamo ad esempio il rilevamento di minacce: l’IA può identificare tentativi di intrusione in maniera quasi istantanea, un compito che richiederebbe ore, se non giorni, se lasciato nelle mani di un team di analisti umani.

Tuttavia, mentre l’IA ci offre un supporto straordinario, essa richiede una guida umana per navigare nel complesso mondo delle minacce informatiche. Non è una panacea che opera in autonomia totale; piuttosto, agisce come un copilota esperto, che suggerisce rotte e manovre ma che necessita sempre del pilota – in questo caso, l’esperto di sicurezza – per prendere le decisioni finali. Questo perché, nonostante tutti i suoi dati e algoritmi, l’IA non possiede ancora il senso comune o l’intuizione umana, indispensabili quando le situazioni deviano dalla norma o quando ci troviamo di fronte a minacce mai viste prima.

L’ironia sta nel fatto che, mentre l’IA ci aiuta a combattere la cybercriminalità, gli stessi criminali stanno adottando tecnologie parallele per orchestrare attacchi sempre più sofisticati. È un gioco del gatto con il topo, dove entrambi i partecipanti diventano progressivamente più astuti. Qui risiede la sfida per noi professionisti della sicurezza: restare sempre un passo avanti, un compito che, sebbene arduo, è reso più accessibile grazie all’aiuto dell’IA.

Quali sono oggi i contributi principali dell’IA alla Cybersecurity?

Come riportato nel Paper “MITIGAZIONE DEL RISCHIO AZIENDALE CON IL SUPPORTO DELLA AI”, scaricabile sotto, questi sono, in estrema sintesi:

  1. Automazione e Efficienza: L’IA ha mostrato una capacità straordinaria di gestire e rispondere a minacce in tempo reale, ottimizzando le operazioni e alleggerendo il carico sui team di sicurezza. Questo livello di automazione consente ai professionisti della sicurezza di concentrarsi su compiti più strategici e complessi, sfruttando la capacità dell’IA di eseguire operazioni ripetitive con precisione e velocità superiori.
  2. Prevenzione e Rilevamento Avanzati: Grazie all’intelligenza artificiale, le organizzazioni possono ora adottare un approccio più proattivo alla sicurezza. L’IA è capace di analizzare grandi volumi di dati per identificare pattern di comportamento anomali, permettendo di anticipare le minacce prima che queste possano manifestarsi effettivamente. Questo sposta il focus dalla semplice reattività a una strategia di sicurezza preventiva e predittiva.
  3. Risposta Rapida agli Incidenti: Implementando sistemi IA, le aziende beneficiano di risposte più veloci e automatizzate in caso di incidenti, riducendo significativamente il tempo di reazione e minimizzando l’impatto delle violazioni. Questa capacità di risposta rapida è cruciale per limitare i danni e assicurare una ripresa più efficace.
  4. Sinergia tra ITDR e IA: La collaborazione tra l’Identity Threat Detection and Response (ITDR) e l’IA crea un’architettura di difesa coesa e potente. Questa integrazione migliora notevolmente la gestione delle identità digitali e la capacità di rispondere agilmente agli attacchi, elevando la sicurezza a un livello strategicamente avanzato.

Andrea Licciardi, Cybersecurity Manager Mba, MAIRE Group, Co-Founder Cisos4ai

Paper Licciardi

 

Scarica il Paper “MITIGAZIONE DEL RISCHIO AZIENDALE CON IL SUPPORTO DELLA AI