Un nuovo strumento gratuito di decryption per le ultime versioni del Ransomware GandCrab è oggi disponibile per chi è colpito e può risolvere così il problema senza pagare il riscatto.
Bitdefender, azienda leader nella sicurezza informatica, che protegge più di 500 milioni di sistemi in tutto il mondo, ha annunciato oggi i risultati di una ricerca sulla sicurezza dei Datacenter e del Cloud. Le aziende stanno oggi affrontando numerose criticità per far fronte alle nuove sfide di cybersecurity. Non solo gli attaccanti fanno evolvere continuamente le proprie tecniche di hacking: sono anche le infrastrutture ICT delle aziende che si modificano, in un percorso di trasformazione del datacenter verso i nuovi modelli software-defined, verso un maggiore utilizzo del cloud e una maggiore presenza di ambienti virtuali, ibridi e convergenti.
Nonostante le aziende siano sempre più attente e preparate in tema di gestione dei rischi cyber, i Responsabili della Sicurezza ICT devono confrontarsi con uno scenario ogni anno più complesso. Quali priorità assegnare oggi alle scelte strategiche per la protezione del business e degli asset critici? ne parliamo in questa intervista con Fabio Ugoste, Information Security Officer di Intesa Sanpaolo.
TIG. Facciamo il punto su quelle che potrebbero essere, nel corso del 2019, le sfide principali in tema di cyber risk management. Secondo Lei cosa le aziende italiane dovrebbero mettere a piano per contrastare questi rischi? Quali sono oggi azioni prioritarie su cui focalizzare gli sforzi?
L’anno che si è concluso ha dimostrato ancora una volta come Nazioni, Città, singole Aziende o individui, siamo oggi tutti molto esposti ai rischi collegati alla scarsa sicurezza del mondo digitale in cui viviamo. A livello di singoli Stati, il tema che oggi preoccupa di più è la possibilità che un attacco cyber si possa trasformare in un’emergenza nazionale. Basti guardare a quanto successo di recente negli USA. A inizio dicembre, come ha riportato il sito ZDnet, una campagna massiva di spam, che minacciava estorsioni in denaro e deflagrazione di bombe nel caso non si pagasse, ha generato panico, spaventando moltissime persone, e costretto la polizia a intervenire, evacuando scuole, università, sedi di enti pubblici e aziende private.
La protezione degli accessi privilegiati sta diventando sempre più un punto di focus per la sicurezza informatica. Di recente, la proliferazione di violazioni di alto profilo ha destato una considerevole attenzione nel mondo della cybersecurity, e secondo Gartner deve considerarsi il progetto di sicurezza numero uno tra le dieci priorità su cui i «CISO dovrebbero concentrarsi per ridurre il rischio e avere un grande impatto sul business[i]»
La trasformazione digitale comporta un ripensamento del modello architetturale e uno spostamento di ambienti verso datacenter esterni e cloud: il cambiamento porta però in evidenza nuove criticità sul fronte della sicurezza, che vanno affrontate e risolte tenendo conto di un contesto nuovo e di requisiti diversi. Ne parliamo in questa intervista con Angelo D’Andrea, Responsabile ICT Architecture, Security e Systems Management di SEA.
Oggi le infrastrutture sono soggette a una veloce trasformazione verso ambienti software-defined, ibridi, cloud, convergenti: la sicurezza ha però un ruolo fondamentale nell’assicurare la sostenibilità nel tempo e abilitare una trasformazione che preservi l’affidabilità dei workload e protegga i dati critici dell’organizzazione. Quali sono le principali criticità da considerare e i punti di attenzione per i Security Manager che abilitano la trasformazione in chiave digitale del business? Ne parliamo in questa intervista con NICLA DIOMEDE, Responsabile della Sicurezza ICT dell’Università degli Studi di Milano.
Oggi uno degli ambiti più sottovalutati nelle politiche di cybersecurity è quello della protezione del Software Enterprise (da accessi abusivi, frodi, modifiche del codice) nonostante le applicazioni siano a tutti gli effetti un elemento vitale del business. Le vulnerabilità del software diventano ancora più gravi quando parliamo di sviluppi web, ossia di applicazioni e dati esposti su Internet.
Una serie di fenomeni sta caratterizzando l’evoluzione delle attuali infrastrutture di datacenter utilizzate dalle aziende: un’adozione sempre più spinta della virtualizzazione, a confermare il trend verso il software defined datacenter; una grande attenzione verso il cloud e tutto quello che implica; l’evoluzione dello sviluppo applicativo verso concetti come container e sviluppo distribuito delle applicazioni; l’arrivo sul mercato delle piattaforme iperconvergenti.