I rischi globali 2016 secondo il World Economic Forum

I rischi globali 2016 secondo il World Economic Forum

I rischi globali 2016 secondo il World Economic Forum

Giunto alla sua undicesima edizione, il Global Risks Report 2016 del World Economic Forum  prende quest’anno in considerazione come i rischi globali potrebbero evolvere ed interagire tra loro nel prossimo decennio. Ad esempio, quale potrebbe essere l’impatto del cambiamento climatico sulla sicurezza alimentare, o il potenziale di una pandemia in termini di coesione sociale.

In particolar modo viene definito il concetto di cittadini (Dis)empowered, identificando con questo il fatto che alcune fasce della popolazione si sentono oggi escluse dai processi decisionali della Politica, con conseguente rischio di instabilità sociale.
Come anche negli anni precedenti il WEF Global Risks Report 2016 nasce dalla discussione di un panel molto ampio di esperti (quest’anno sono 750) per le varie categorie di rischio: economico, ambientale, geopolitico, sociale e tecnologico. Si arriva così a una stima della probabilità di accadimento e dell’impatto dei 29 principali rischi a livello globale, per un periodo di tempo di 10 anni.

Quest’anno dal report emerge un mondo in cui i rischi sono imminenti e il loro impatto molto generalizzato. Crescono le tensioni tra paesi diversi, con influenza sulle aziende. Si protraggono crisi non risolte e si ha il più grande numero di rifugiati dopo la Seconda Guerra Mondiale. Gli attacchi terroristici, come tutti sappiamo, sono purtroppo in crescita, così come i problemi legati all’ambiente e al clima, in aggiunta ad una fragilità sempre maggiore del cyber space e a persistenti quote di disoccupazione per ampie fasce della popolazione.

Il report 2016 prende in considerazione il panorama globale della Sicurezza e della sua evoluzione. Vengono identificate in particolare quali sono le “forze” che potrebbero contribuire in futuro a una maggiore Sicurezza Internazionale: l’innovazione tecnologica, che pur presentando delle sfide, aiuta anche a risolverle; accesso a risorse naturali e gestione del clima; un buon livello di governance statale; corretta gestione di aspetti demografici, come invecchiamento della popolazione o arrivo di migranti; coesione sociale e livello di fiducia; sfere di influenza geopolitica e gestione delle minacce più complesse, o “black swans”.

Accedi per scaricare il WEF Global Risks Report 2016