All’alba delle ormai imminenti elezioni presidenziali, il governo russo è sospettato di svolgere operazioni di influenza informativa tese a condizionare la campagna elettorale americana, in particolar modo attraverso la sottrazione illecita e la successiva pubblicazione su Internet di email private e di informazioni riservate del Comitato Nazionale Democratico.
E’ quanto è emerso di recente dalle accuse formali nei confronti della Russia mosse dal Department of Homeland Security (DHS) e dall’Office of the Director of National Intelligence (ODNI) americano. A questo sospetto si aggiunge anche quello di svolgere regolarmente un lavoro di analisi da remoto dei sistemi informatici deputati alla gestione del voto elettronico di alcuni Stati americani, al fine di verificarne la solidità sul piano della sicurezza per provare a manometterne il funzionamento e quindi anche i risultati.
Come afferma Stefano Mele nel volume di settembre del “Cyber Strategy & Policy Brief” (completamente dedicato alle tensioni tra Stati Uniti e Russia alla vigilia delle elezioni americane): “Il governo russo non è assolutamente nuovo a questo genere di comportamenti. Ad esempio, stando alle accuse, i tentativi di influenzare la campagna elettorale presidenziale in Ucraina nel 2014 si sono basati proprio su intense attività di influenza informativa, di propaganda, così come su attacchi informatici tesi a violare la sicurezza dei sistemi di voto elettronico o a sottrarre informazioni riservate da riversare poi su Internet. Tuttavia, queste tipologie di attività si devono inquadrare non solo nel preciso momento storico in cui avvengono, come da ultimo, ad esempio, il voto presidenziale americano, ma nel più ampio approccio strategico di Mosca, teso da sempre a destabilizzare e seminare incertezza nelle istituzioni dei Paesi considerati nemici attraverso operazioni di influenza, ingerenza, disinformazione e intossicazione informativa. La strategia russa, infatti, è principalmente una strategia di influenza e non di forza, che mira quindi a minare la coerenza interna dei governi e non a distruggerli completamente”.
Il paper “Cyber Strategy & Policy Brief” (Volume 09 – Settembre 2016) analizza:
- Le accuse formali degli Stati Uniti alla Russia.
- La strategia russa.
- La strategia americana.
- Le problematiche di una reazione americana.
- La strategia di protezione dei sistemi di voto elettronico.
- Le possibili risposte degli Stati Uniti alle attività russe.
Le principali parole chiave di questo volume sono:
Cyber Warfare, Department of Homeland Security (DHS), Diritto Internazionale, Elezioni, Influenza Informativa, Information Warfare, Nazioni Unite, Offensive Cyberspace Operations, Office of the Director of National Intelligence (ODNI), Propaganda, Russia, Sistemi di voto elettronico, Spionaggio, Stati Uniti.
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