Oggi il fattore umano è la principale vulnerabilità di un piano di cyber risk management. Gli attaccanti utilizzano sempre più spesso tecniche di social engineering e mail di phishing per guadagnarsi un primo accesso ai sistemi aziendali. Il phishing è sempre più sofisticato e quindi in grado di raggirare molte persone, ed è oggi utilizzato per sottrarre credenziali e quindi poter accedere a sistemi e dati, oltre che come veicolo per infiltrare malware, se ad esempio l’utente scarica un allegato o clicca su un sito web infetto. Secondo il Data Breach Investigations Report di Verizon, il phishing è in forte crescita: era compreso nel 21% degli attacchi analizzati per il 2016, rispetto all’8% dell’anno precedente.