In EU 1 utente su 4 ha problemi di sicurezza su Internet

In EU 1 utente su 4 ha problemi di sicurezza su Internet

In EU 1 utente su 4 ha problemi di sicurezza su Internet

In occasione del Safer Internet Day (#SID2016, 9 febbraio 2016), giornata dedicata ogni anno dall’EU alla promozione di un uso più sicuro e consapevole di Internet, l’Eurostat ha rilasciato una statistica su quanti hanno sperimentato problemi di sicurezza in Internet.

Considerando le problematiche più comuni – malware, perdita di informazioni personali, perdita economica o problemi collegati all’accesso da parte di bambini a siti inappropriati  – si arriva a una percentuale molto alta, 1 utente su 4 (il 25%) che ha avuto qualche problema di cybersecurity.

I Paesi che sperimentano meno problemi di sicurezza sono Repubblica Ceca, Olanda, Slovacchia e Irlanda, dove è maggiormente diffusa una cultura della prevenzione delle problematiche associate alla rete. All’estremo opposto, Malta, Portogallo, Ungheria e Croazia. L’Italia si posiziona leggermente sopra la media, con una percentuale di utenti che hanno avuto problemi pari al 28%. Secondo l’ufficio Eurostat, i problemi di sicurezza sono alla base di un utilizzo ancora limitato di servizi online, come e-commerce e Internet Banking.

eurostat

Eurostat: Share of internet users who experienced security related problems in the EU Member States, 2015 (%)

In generale il problema più frequente incontrato dagli utenti della rete è stato incorrere in una qualche forma di malware (virus, trojan, worm). La buona notizia è però che, rispetto a una precedente statistica (del 2010), la percentuale di utenti che ha subito un’infezione di qualche tipo al proprio computer è diminuita. In Italia si è passati da un 45% degli utenti Interntet nel 2010 ad una percentuale del 24% del 2015: segnale importante che mostra una maggiore maturità degli utenti e una più elevata e diffusa capacità di proteggersi dai rischi cyber.

In risultato è in linea con quanto dichiarano numerosi studi sull’evoluzione delle minacce: si sta passando da uno scenario di diffusione generalizzata di malware, ad attacchi sempre più mirati – verso singole organizzazioni o categorie di utenti. Questo non significa certo che si possa abbassare la guardia, anzi, serve insistere in uno sforzo coordinato per far fronte alle azioni degli hacker, che sono sempre più evolute ed efficaci.

Come riporta il Report “Threat Landscape 2015” di Enisa (European Union Agency for Network and Information Security), gli attaccanti hanno sviluppato oggi capacità di

  • Sviluppare attacchi persistenti, basati sull’hardware e quindi “sotto il radar” di metodi e strumenti di difesa tradizionali
  • Mettere a disposizione servizi di “cyber-crime-as-a-service” che posso essere utilizzati anche da non esperti, in programmi di affiliazione del crimine online
  • Sviluppo di “armi basate su malware” e strumenti automatici per rilevare e sfruttare le vulnerabilità
  • Capacità di effettuare campagne malware che puntano a infiltrarsi nei sistemi, esportare dati e mettere sotto ricatto gli utenti.

minacce cyber

 Enisa, Overview and comparison of cyber-threat landscapes 2015 and 2014

A cura di: Elena Vaciago, The Innovation Group

Accedi per scaricare la statistica Eurostat e il Report Threat Landscape 2015 di Enisa