Il Cybersecurity Framework del NIST (National Institute of Standards and Technology) USA è pensato per supportare le agenzie governative e le organizzazioni private a gestire i rischi legati alla sicurezza informatica.
Nel mondo della Cybersecurity, sempre più spesso si parla della necessità di dotarsi di opportune metriche per la misurazione del fenomeno del cyber crime – un elemento che faciliterebbe molto sia la comunicazione al business e al board di quanto avviene dal punto di vista tecnico, sia più in generale una condivisione coerente di informazioni all’interno di settori o nazioni.
Un esercizio di questo tipo non dovrebbe però essere puramente basato su parametri tecnici, in quanto negli attacchi e negli incidenti informatici, il ruolo del fattore umano ha grande importanza, sia visto dal lato degli attaccanti, sia anche di chi subisce le azioni. Ma quali sono gli indicatori da considerare per una modellazione della cybersecurity che tenga conto appunto di tutti gli aspetti? E questo tipo di attività, ha un’importanza puramente “scientifica”, accademica, o implicazioni pratiche nella vita di tutti i giorni?
Ne abbiamo parlato in questa intervista con Giovanni Vigna, Professor of Computer Science all’Università della California a Santa Barbara, Direttore del centro per la CyberSecurity a UCSB e CTO di Lastline, azienda di protezione anti malware.
Il 75% delle organizzazioni nel mondo ha ancora oggi un approccio inefficace alla Cybersecurity: è quanto emerge dal report annuale di RSA, Security Division di EMC, che nella Ricerca “RSA Cybersecurity Poverty Index”, ha raccolto i risultati di una survey condotta su un panel di 878 intervistati e più di 24 aziende in 81 Paesi. Rispetto all’edizione dello scorso anno del report RSA, sono stati coinvolti più del doppio del numero di partecipanti.
Il Framework Nazionale per la Cyber Security, realizzato da CIS-Sapienza di Roberto Baldoni, dal Laboratorio Nazionale di Cyber Security e da altre organizzazioni pubbliche e private, è ora disponibile online e soggetto a consultazione pubblica.
Secondo il Cybersecurity Poverty Index di RSA, indagine annuale di autovalutazione sulla maturità del programma di Cybersecurity che usa come metro di misura il Cybersecurity Framework (CSF) del NIST, c’è ancora molto lavoro da fare per migliorare le capacità in materia di risk management e sicurezza informatica indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda, dalla geografia o dal settore verticale.