Importanti passi avanti nel 2015 nella lotta al cyber crime

Importanti passi avanti nel 2015 nella lotta al cyber crime

Importanti passi avanti nel 2015 nella lotta al cyber crime

Una buona notizia per i responsabili della sicurezza è che nel 2015 è aumentata di molto la collaborazione internazionale nella lotta al cyber crime tra Governi, forze dell’ordine, autorità deputate al monitoraggio e contrasto del cyber crime, in modo da sfruttare sinergie nello sforzo comune di law enforcement.

Anche il recente arresto in Romania di 8 persone  sospettate di far parte del gruppo cyber criminale internazionale che attaccava i bancomat dell’Europa dell’Est ha visto la collaborazione tra Europol, Eurojust, Polizia Rumena e DIICOT (ente rumeno per la lotta al crimine organizzato).

Quali sono stati i passi avanti del 2015 nella collaborazione tra Stati per la lotta al cyber crime?

In maggio è stato stretto l’accordo di “non belligeranza” tra Russia e Cina. Come ha riportato  un documento pubblicato sul sito web del governo russo, l’accordo obbliga i due paesi a non condurre attacchi cyber uno contro l’altro. La notizia ha segnato l’inizio di un’era di migliori relazioni tra le due nazioni: sono state bandite attività cyber che potrebbero “destabilize the internal political and socio-economic atmosphere”, “disturb the public order” or “interfere with the internal affairs of the state”. Inoltre i due Paesi si sono accordati per attività di infosharing tra le rispettive agenzie di contrasto al cyber crime, per favorire la sicurezza e la stabilità delle rispettive infrastrutture informatiche a livello nazionale[1].

In settembre 2015, in occasione della visita del Presidente cinese Xi Jinping negli Stati Uniti[2], sono state rilasciate dichiarazioni alla stampa che i 2 Paesi collaboreranno maggiormente in futuro per evitare il diffondersi di importanti azioni di hackeraggio (qualcuno ha notato principalmente contro le corporation americane …).

lotta al cyber crime

Sempre in settembre è stata annunciata la costituzione di un’associazione internazionale per combattere il cyber crime, la Global Cyber Alliance (GCA), con base a Londra e New York. I partner che si sono uniti nella GSA per rispondere meglio alle minacce cyber provengono da molteplici settori, della security, della difesa, forze dell’ordine e istituzioni governative, settore finanziario, il mondo privato del retail, Energy, il settore assicurativo. Alcuni nomi di riferimento sono: American Express, Barclays Bank, Citibank, US Bank, Financial Services ISAC.

In ottobre 2015, la Banca d’Inghilterra e le corrispondenti Autorità statunitensi annunciano di aver stretto un accordo per testare la resilienza delle più grandi banche UK e USA in caso di attacco cyber. La simulazione di attacco è avvenuta in novembre: l’operazione, battezzata “Operation Resilient Shield”, aveva lo scopo di entrare ed estrarre dati o addirittura paralizzare il sistema finanziario. E stata condotta seguendo i collaudati “Waking Shark trials” già realizzati in precedenza in UK, adattati ad un contesto di collaborazione internazionale. L’iniziativa è nata sulla scia dell’annuncio di cooperazione sulla cybersecurity dato dal Primo Ministro Inglese David Cameron nel corso della sua visita in gennaio da Barack Obama. L’esercitazione è stata coordinata dai CERT (Computer Emergency Response Team) UK e USA, e ha coinvolto per la prima volta non solo le Banche ma anche i Governi e i Regulator dei mercati finanziari, ponendosi come punto di riferimento nella lotta al cyber crime, prevedendo l’esecuzione di assessment regolari, costantemente adattati all’evoluzione delle minacce.

Quali nel 2015 le operazioni di lotta al cyber crime che hanno beneficiato della collaborazione tra diversi partner?

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